Le politiche sulla disabilità sono una priorità per il Governo italiano. La riforma del sostegno alla disabilità è prevista nel Programma Nazionale di Riforma 2020, e la necessità di migliorare il quadro della protezione sociale è stata ribadita dalla Corte Costituzionale nel luglio 2020. La riforma della disabilità è necessaria anche per allineare la definizione medica di disabilità attualmente utilizzata in Italia con la definizione funzionale della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, che l’Italia ha ratificato nel 2009. Una legge delega di fine 2021 delinea la direzione della prossima riforma e affida al Governo nazionale la preparazione della riforma. La progettazione di un efficace sistema di governance multilivello è essenziale a tale scopo, poiché in Italia gli elementi chiave delle politiche sulla disabilità, come i servizi per la disabilità, alcune prestazioni per la disabilità e la valutazione della disabilità, sono di competenza regionale e locale.
Il presente rapporto è il risultato di un progetto biennale finanziato dall’Unione Europea e realizzato dall’OCSE per assistere l’Italia nel suo processo di riforma. La parte più distintiva del progetto è stata la progettazione e l’implementazione di un pilota di un nuovo strumento di valutazione della disabilità, che esamina le prestazioni e il funzionamento delle persone nel contesto del loro ambiente, ossia la loro situazione di vita reale, oltre alle loro condizioni di salute e alle loro limitazioni funzionali. Quattro regioni, che riflettono la diversità del Paese, si sono offerte di partecipare al pilota e al progetto in generale: Campania, Lombardia, Regione Autonoma della Sardegna e Provincia Autonoma di Trento. Le conclusioni e le raccomandazioni contenute nel presente rapporto si basano sull’analisi della situazione in Italia e in queste quattro regioni, e sulla valutazione del progetto pilota condotto nelle quattro regioni tra novembre 2022 e aprile 2023.
Il progetto ha supportato il Governo in quattro modi attraverso: i) un’analisi del sistema di valutazione della disabilità in Italia e in alcuni Paesi europei dell’OCSE; ii) un’analisi del sistema di protezione sociale per le persone con disabilità in Italia e in alcuni Paesi europei dell’OCSE; iii) l’organizzazione di progetti pilota di valutazione in quattro regioni italiane le cui specificità nella valutazione della disabilità e nella protezione sociale erano state studiate in precedenza; e iv) il supporto continuo al processo di riforma legislativa.
La preparazione del presente rapporto ha comportato diverse fasi che hanno contribuito a dare forma alle sue conclusioni:
Una serie di incontri online con i principali portatori d'interesse nazionali e le istituzioni responsabili della gestione delle politiche sulla disabilità in Italia, tra cui i Ministeri, le istituzioni pubbliche come l’INPS e l’ISTAT, che hanno anche fornito dati chiave, e le principali organizzazioni per la disabilità.
Una serie di incontri faccia a faccia nelle quattro regioni partecipanti con le autorità responsabili dell’attuazione delle politiche sulla disabilità e dell’offerta di servizi per la disabilità. In una fase iniziale, il progetto ha incluso anche una serie di incontri simili in una quinta regione, l’Umbria, che hanno contribuito a dare forma al progetto e alle successive discussioni con le quattro regioni partecipanti.
L’offerta di formazione online standardizzata e il supporto continuo alle quattro regioni e ai valutatori regionali in preparazione e durante la valutazione pilota, la raccolta di dati pilota armonizzati e la preparazione di una solida valutazione statistica dei risultati pilota.
Una serie di incontri per discutere i risultati dell’analisi e della valutazione pilota con i principali portatori d’interesse, compresa la commissione parlamentare responsabile della stesura della nuova legislazione.