Nel primo semestre del 2024 l'economia mondiale ha continuato a dar prova di resilienza ed è proseguito il calo dell'inflazione. Si prevede che tali tendenze continuino nel 2025, con una crescita globale che si stabilizzerà a un ritmo moderato e un'inflazione che tornerà all'obiettivo nella maggior parte dei Paesi entro la fine del medesimo anno. Tra i principali rischi a breve termine figurano le persistenti tensioni geopolitiche e commerciali, la possibilità di un rallentamento della crescita per effetto dell'allentamento delle pressioni sul mercato del lavoro e le potenziali perturbazioni dei mercati finanziari qualora la disinflazione non segua un andamento regolare, come previsto.
Secondo il presente Rapporto intermedio, i tassi di riferimento dovrebbero essere abbassati in funzione del calo dell'inflazione, ma le tempistiche e il ritmo di detti tagli dovrebbero essere attentamente ponderati per garantire che l'inflazione ritorni all'obiettivo in maniera sostenibile. Per assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche occorre compiere maggiori sforzi al fine di contenere la spesa pubblica, aumentare le entrate e migliorare i quadri di bilancio. È essenziale imprimere un nuovo slancio alle riforme del mercato dei prodotti volte a rafforzare la concorrenza per dare una svolta alla crescita e contribuire ad allentare le pressioni fiscali.
Il Rapporto intermedio fornisce un aggiornamento delle valutazioni riportate nell'edizione di maggio 2024 delle Prospettive economiche dell'OCSE (Volume 2024, numero 1).