È prevista una crescita dell'economia pari all'1,9 % nel 2022 e all'1,7 % nel 2023, con una ripresa interrotta dalla guerra in Ucraina e dall'embargo sul petrolio russo. L'inflazione in crescita riduce il potere d'acquisto delle famiglie, smorzando il rimbalzo del consumo privato. La fiducia di investitori e consumatori è crollata e le strozzature nella catena di approvvigionamento sono peggiorate, posticipando la ripresa della produzione industriale e delle esportazioni verso la fine del 2022, nonostante un notevole accumulo degli ordini. La ripresa potrebbe incontrare ulteriori ostacoli dovuti alla brusca interruzione delle importazioni di gas dalla Russia o da più persistenti lockdown in Cina.
I programmi di sostegno fiscale volti ad attenuare gli effetti dei crescenti prezzi energetici e alimentari dovranno essere accuratamente mirati verso le famiglie vulnerabili e le imprese. Stimolare gli investimenti nelle infrastrutture e migliorare le procedure e la capacità di pianificazione e approvazione, in particolare a livello municipale, velocizzerebbe la digitalizzazione e la transizione energetica, fondamentali per una minore dipendenza dalle importazioni di energia. Per agevolare la transizione verso posti di lavoro fortemente ricercati, occorrerà affrontare le carenze di manodopera qualificata innalzando l'offerta di manodopera femminile, di lavoratori con maggiore anzianità e poco qualificati, migliorando la formazione e l'apprendimento degli adulti e abbassando i requisiti di licenza per l'esercizio di una professione. Tali misure dovrebbero essere integrate da provvedimenti volti a facilitare il riconoscimento delle qualifiche di migranti e rifugiati.