La Banca d'Inghilterra ha reagito alle crescenti pressioni inflazionistiche rialzando il suo tasso ufficiale quattro volte da dicembre 2021, dallo 0,1 % all'1 %, e avviando un ridimensionamento del bilancio attraverso un "inasprimento quantitativo" che prevede la fine del reinvestimento dei proventi dei riscatti dei titoli di Stato in nuovi acquisti di detti titoli. Come annunciato a febbraio 2022, la banca sta inoltre riducendo gradualmente le posizioni in obbligazioni societarie denominate in sterline, in particolare mediante un programma di vendite che terminerà a fine 2023. Con il tasso ufficiale che ha raggiunto l'1 % a maggio, la banca ha annunciato di voler discutere una strategia per le vendite attive dei titoli di Stato nel corso della riunione sulla politica monetaria prevista nel mese di agosto 2022. Quest'ultima dovrebbe continuare a normalizzarsi, con un tasso che dovrebbe raggiungere il 2,5 % nel 2023.
Le principali misure di sostegno attuate in risposta alla pandemia sono state gradualmente eliminate a fine 2021, segnando l'avvio dell'irrigidimento della politica fiscale. Altri provvedimenti, come la riduzione temporanea dell'IVA per le attività ricreative e ricettive, sono terminati il 31 marzo 2022. Per riportare la politica fiscale su un percorso sostenibile, il governo si è impegnato in un piano di risanamento dei conti pubblici a medio termine che prevede un aumento delle entrate tributarie e maggiori investimenti. Da aprile 2022, i contributi previdenziali sono aumentati di 1,25 punti percentuali per finanziare le spese sanitarie e sociali, mentre le esenzioni fiscali e le soglie delle aliquote più elevate per le imposte sul reddito sono bloccate fino al 2025-26, una politica che ha oggi un impatto positivo maggiore sui redditi rispetto alle stime al momento della sua introduzione agli inizi del 2021 in ragione dell'elevata inflazione. Da aprile 2023, l'aliquota d’imposta sui redditi delle società passerà dal 19 % al 25 %. In ragione dell'incremento dei prezzi dell'energia, il governo britannico aveva introdotto un pacchetto di sostegno da 9,1 miliardi di GBP (pari allo 0,4 % del PIL del 2022-23) per il 2022-23 già prima dell'invasione russa dell'Ucraina, con l'obiettivo di aiutare le famiglie a far fronte all'aumento del costo della vita. Le misure comprendono una riduzione a fondo perduto della council tax (tributo municipale sugli immobili), uno sconto rimborsabile sulle bollette energetiche e finanziamenti che le autorità locali potranno usare su base discrezionale per aiutare le famiglie bisognose che non possono beneficiare della riduzione della council tax. In seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, sono state adottate misure aggiuntive, quali una riduzione dell'imposta sul carburante per 12 mesi. Allo scopo di alleggerire il peso che grava sulle famiglie a basso reddito a fronte dell'incremento del costo della vita, la soglia di reddito per il pagamento dei contributi previdenziali passerà a partire da luglio da 9 880 GBP a 12 570 GBP. Alla fine del mese di maggio è stato annunciato un ulteriore pacchetto di sostegno di 15 miliardi di GBP (07 % del PIL), che prevede il un pagamento una tantum di 600 GBP alle famiglie che percepiscono sussidi in base al reddito, nonché pagamenti una tantum di 300 GBP alle famiglie di pensionati e di 150 GBP ai beneficiari di prestazioni di invalidità. Inoltre, lo sconto per l'energia è stato raddoppiato a 400 GBP ed è divenuto un sussidio. Per contribuire al pagamento delle misure supplementari di sostegno, il governo ha annunciato un nuovo prelievo temporaneo del 25 % sui profitti energetici per le compagnie petrolifere e del gas, introducendo al contempo un'indennità di investimento dell'80 % per incentivare il settore petrolifero e quello del gas a investire nell'estrazione nel Regno Unito. Nel complesso, l'orientamento della politica fiscale sarà restrittivo e il saldo primario al netto degli effetti del ciclo dovrebbe migliorare di 1,8 punti percentuali del PIL potenziale tra il 2022 e il 2023.