L’istruzione e la formazione sono ormai universalmente considerate, anche tra
i sostenitori di diverse visioni globali e di differenti antropologie, leve di sviluppo
individuale e collettivo. Negli ultimi anni da una visione dell’insegnamento e della
formazione centrate su che cosa si insegna si è, gradualmente, giunti a una visione
in cui al centro stanno i soggetti che imparano e i loro obiettivi di apprendimento.
Gli obiettivi di apprendimento sono declinati, sempre più spesso, come competenze.
L’Italia sconta, da questo punto di vista, un ritardo che viene da lontano e che ha
portato a misconoscere, per troppo tempo, i risultati della ricerca educativa
evidence
based
e della prospettiva student’s voice per orientare riforme, cambiamenti, visioni.
Il contributo che offre la traduzione di questo volume consiste nel mettere a
disposizione di tutti gli addetti ai lavori (insegnanti, formatori, studiosi, ricercatori,
decisori politici) e di tutte le persone interessate una grande ricchezza di dati come
quelli del Rapporto OCSE, introdotti e commentati con particolare attenzione alla
situazione italiana.
L’intenzione che guida questo lavoro è quella di fornire una fonte attendibile con la
quale ribadire, ancora una volta, che spendere in ricerca e istruzione significa investire
e che gli investimenti ben condotti, in questo campo, hanno ritorni significativi
non soltanto dal punto di vista economico. L’equità delle opportunità in un tempo
come quello presente appare l’unico vero antidoto alla crisi economica, di senso,
di prospettive che attraversiamo. L’istruzione, la formazione e la ricerca possono
costituire un “faro” che ci guidi verso un nuovo “noi”.