Il Comitato di Aiuto allo Sviluppo dell’OCSE (DAC) conduce esami periodici degli sforzi di cooperazione dei singoli Paesi membri del Comitato. Le politiche e i programmi di ogni singolo Paese membro del DAC sono esaminati con un approccio analitico, ogni cinque anni circa. Le valutazioni tra pari (peer review) del DAC valutano le prestazioni di un determinato Paese membro del Comitato – non solo i risultati ottenuti dall’agenzia per lo sviluppo alla cooperazione del Paese – ed esaminano sia le politiche pubbliche sia la loro attuazione. Le valutazioni tra pari adottano una prospettiva integrata ed estesa a tutto il sistema sulle attività della cooperazione e dell’assistenza umanitaria del Paese membro esaminato.
L'Italia è fortemente impegnata nell’azione multilaterale e utilizza il suo potere di mobilitazione e la sua esperienza nel campo della cooperazione affinché il Paese sia un attore di primo piano su questioni come l’agricoltura e il patrimonio culturale. L’impegno del Paese a non lasciare nessuno indietro è particolarmente evidente attraverso il focus sul genere e sulla disabilità. Tuttavia, il Paese potrebbe trarre vantaggio dall’inversione del recente andamento decrescente degli Aiuti pubblici allo sviluppo (APS), costruendo una forza lavoro più solida e con migliori competenze, istituendo un approccio coerente e globale di tutti i livelli di governo alle migrazioni e allo sviluppo, creando un sistema di gestione volto ai risultati.