Il cambiamento climatico avra’ un impatto sulla frequenza e l'intensità di eventi meteorologici estremi e rischi naturali (come inondazioni, siccità e incendi), causando danni fisici, perdite economiche, disagi sociali e danni ambientali in tutte le regioni del mondo. In Italia, gli eventi estremi indotti dal clima hanno avuto gravi impatti su diverse reti infrastrutturali, come linee metropolitane, linee ferroviarie e le reti elettriche. Si prevede che l'impatto economico diretto dei cambiamenti climatici sulle infrastrutture in Italia aumenterà di circa dodici volte entro il 2050, fino a 5.17 miliardi di euro all'anno.
Nel quadro degli sforzi volti a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e resilienza, e come parte della ripresa dalla crisi pandemica, l'Italia ha espresso la volonta’ di rafforzare il ruolo di due specifici strumenti all’interno della pianificazione territoriale e infrastrutturale: le infrastrutture verdi (IV) e le soluzioni basate sulla natura (SBN). Questi due strumenti possono contribuire alla conservazione della biodiversità e alla salvaguardia dei servizi ecosistemici (i beni e i servizi che la natura ci fornisce e che sono essenziali per la vita), a rafforzare la connettività ecologica tra le aree verdi e a migliorare la resilienza della società ai cambiamenti climatici.
Questo rapporto fornisce una panoramica delle attuali pratiche per integrare considerazioni ambientali e climatiche nella pianificazione territoriale e infrastrutturale in Italia. Piu’ specificatamente, offre esempi di buone pratiche per l’integrazione delle IV nella panificazione dello sviluppo territoriale, identifica le principali sfide e opportunita’ e delinea una serie di raccomandazioni volte a promuovere l'implementazione diffusa delle IV e SBN in Italia.
Ad oggi, le IV e le SBN sono ancora concetti relativamente nuovi nel campo delle infrastrutture e la mancanza di una solida base conoscitiva della materia e di competenze tecniche tra gli operatori e i funzionari pubblici rappresenta uno dei principali ostacoli alla loro effettiva implementazione su tutto il territorio nazionale. Attingendo alle buone pratiche internazionali, questo rapporto propone un approccio integrato alle IV e alle SBN in Italia, ma può risultare interessante anche per altri Paesi. L'approccio prende in considerazione l'intero ciclo di vita di un progetto infrastrutturale, tiene in considerazione le principali criticita’ legate alle IV e alle SBN e propone soluzioni per integrare tali strumenti nella pianificazione, nella valutazione, nel finanziamento, nell’approvvigionamento e nella manutenzione degli investimenti infrastrutturali in Italia.
Questo rapporto fa parte di un'iniziativa più ampia volta a rafforzare la capacità istituzionale e amministrativa dell'Italia, anche a livello regionale e locale, per facilitare una trasizione che sia socialmente inclusiva, verde e digitale. Inoltre, tale documento contribuirà al lavoro dell'OCSE sulle infrastrutture verdi e resilienti. L'iniziativa è stata finanziata dall'Unione Europea attraverso lo Strumento di sostegno tecnico e attuata dall'OCSE in collaborazione con la Direzione Generale per il sostegno alle riforme strutturali della Commissione Europea.