La Turchia è esposta a molteplici calamità legate a rischi naturali (NHID) e ha esperienza nella gestione dei rischi associati. Tra questi, la siccità ha un impatto significativo sul settore agricolo del Paese e si prevede che la sua frequenza aumenti a causa del cambiamento climatico. La Turchia ha stabilito dei processi per gestire i rischi naturali che colpiscono l’agricoltura, inclusa la siccità, con quadri politici e di governance che cercano di assicurare che il settore agricolo sia meglio preparato agli eventi avversi e possa rispondere efficacemente quando questi si verificano. Mentre questi meccanismi contribuiscono a migliorare la resilienza, esistono ulteriori opportunità di migliorare i processi politici, in particolare attraverso una maggiore partecipazione degli agricoltori e del settore privato.
Rafforzare la Resilienza Dell’agricoltura Alle Calamità Legate a Rischi Naturali
10. Rafforzare la resilienza dell’agricoltura turca alla siccità
Abstract
Messaggi chiave
Sempre più spesso di registrano episodi di siccità in molte regioni agricole della Turchia e si prevede un aumento di frequenza e gravità a causa del cambiamento climatico. Dal momento che l’agricoltore è il settore che utilizza più acqua nel Paese, la sua resilienza alla siccità richiede un’azione per risolvere il “dilemma dell’acqua”: garantire l’accesso a una risorsa sempre più rara e imprevedibile e, al contempo, allentare la pressione della domanda.
Il governo ha un ruolo centrale nella pianificazione contro la siccità e nella gestione delle crisi, anche attraverso l’istituzione di piani d’azione contro la siccità e di piani di gestione dell’acqua e della siccità attraverso i bacini. Il governo investe inoltre nelle infrastrutture di dati e nella ricerca.
Le politiche agricole danno priorità al miglioramento della capacità degli agricoltori del Paese di produrre e partecipare ai mercati attraverso investimenti e sviluppo, nonché attraverso il sostegno a nuove infrastrutture di irrigazione, programmi agricoli che incoraggiano la produzione di prodotti di base, comprese colture strategiche, e, più di recente, attraverso il sostegno alla sottoscrizione di coperture assicurative. Allo stesso tempo, in assenza di solidi programmi di allocazione dell’acqua e sistemi di applicazione degli stessi, queste misure mantengono alta la pressione della domanda sulla risorsa idrica.
Oggi gli sforzi dovrebbero mirare a: i) razionalizzare i programmi governativi, compresa la governance e le politiche relative all’acqua; ii) rafforzare i legami con gli agricoltori e l’industria alimentare nel processo politico; iii) facilitare l’accesso ai sistemi di informazione sui danni alle aziende agricole e sulle perdite dovute ai rischi naturali; e iv) superare il divario di competenze e conoscenze
10.1. Il settore agricolo turco affronta la sfida di rafforzare la resilienza a una serie di rischi naturali, con fenomeni di siccità sempre più frequenti in molte regioni agricole
La Turchia è esposta a terremoti, alluvioni, siccità, gelo e valanghe, per via della diversità climatica e geografica del Paese. La siccità, oggetto del presente case study, è sempre più frequente e particolarmente preoccupante perché ha un effetto sproporzionato sui mezzi di sussistenza degli agricoltori e dei poveri delle campagne, oltre al suo impatto sul mercato del Paese e sulle catene del valore orientate all’esportazione. Si prevede che il cambiamento climatico aumenterà la frequenza e l’intensità della siccità, accentuando l’importanza di rafforzare la resilienza del settore alla stessa. Ciononostante, migliorare la resilienza del settore agricolo della Turchia è complicato, poiché molti degli agricoltori del Paese non sono integrati nelle moderne catene di valore, la struttura agricola è frammentata, vi sono significative disparità di reddito a livello delle regioni e la diffusione della tecnologia e dell’innovazione è ostacolata da un’economia che generalmente impiega lavoratori poco qualificati (OCSE, 2016[1]; 2021[2]). La combinazione di questi fattori mina la produttività e la resilienza delle aziende agricole, limitando l’accesso al capitale, ai servizi e alle conoscenze.
Il settore agricolo è il maggior utilizzatore di acqua in Turchia (OCSE, 2020[3]). Data l’esposizione del settore alla siccità, le infrastrutture idriche come le dighe e l’irrigazione sono fondamentali per questo settore. Le politiche agricole puntano sull’irrigazione come mezzo per aumentare e stabilizzare la produzione agricola, e i progetti di irrigazione rappresentano più della metà della spesa pubblica per i servizi generali per il settore (OCSE, 2020[3]). Allo stesso tempo, le estrazioni illegali di acque sotterranee per uso agricolo rappresentano un problema crescente, in particolare quando si implementa una gestione delle acque basata sui bacini.
La sfida per il settore agricolo è di trovare un equilibrio tra sviluppo economico e stimolo all’adattamento per lo sviluppo della resilienza del settore alla siccità e ad altri rischi naturali. Vi è quindi la necessità di migliorare la capacità degli agricoltori del Paese di produrre e partecipare ai mercati attraverso investimenti e sviluppo, assicurando allo stesso tempo che gli investimenti e le spese attuali non aggravino le future condizioni di stress idrico.
10.2. Vari quadri politici si sovrappongono nella governance della siccità in Turchia
Quattro aree di governance influenzano il modo in cui i rischi naturali a cui è esposto il settore agricolo, compresa la siccità, sono gestiti in Turchia, compresi i piani di risposta alle calamità, i piani generali di sviluppo economico, i quadri di politica agricola (compresi i piani settoriali specifici per la siccità) e i quadri di governance dell’acqua. La risposta alle calamità in Turchia copre rischi critici su larga scala e perlopiù potenzialmente letali, tra cui alluvioni, frane, tempeste, incendi e terremoti. La Presidenza per la gestione delle calamità e delle emergenze (AFAD) ha l’autorità primaria per la riduzione del rischio di calamità, coordinando la preparazione e l’implementazione dei piani di riduzione del rischio di calamità che includono sia le misure ex ante che la risposta ex post (AFAD, 2019[4]).
Il Settimo piano di sviluppo quinquennale della Turchia (2019-23) stabilisce obiettivi di sviluppo per tutti i settori, compreso quello agricolo, nonché obiettivi per rafforzare la capacità dell’economia di adattarsi al cambiamento climatico (SBB, 2019[5]). Il piano di sviluppo cerca di aumentare il tasso di irrigazione quale mezzo per aumentare la produzione agricola. Il Piano d’azione nazionale per il cambiamento climatico della Turchia (2011-2023) attribuisce la priorità anche al rafforzamento della capacità del settore agricolo di adattarsi al cambiamento climatico. In particolare, il piano d’azione richiede all’agricoltura di aumentare la propria capacità di agire come un pozzo di assorbimento del carbonio, limitare le emissioni di gas serra (GES) e sviluppare la sua infrastruttura di informazione sul clima per adattarsi al cambiamento climatico e combatterlo (CSB, 2010[6]).
La Strategia di lotta contro la siccità agricola e il piano d’azione della Turchia (di seguito la “Strategia contro la siccità”) mira a ridurre al minimo gli effetti della siccità sull’agricoltura, puntando su un maggiore uso dell’irrigazione e delle risorse idriche, nonché attraverso la valutazione del rischio tramite le attività di monitoraggio del Comitato di coordinamento della gestione della siccità agricola (TKYKK) (Figura 2). La strategia contro la siccità è attuata a livello provinciale attraverso Piani d’azione provinciali contro la siccità agricola, che riuniscono gli attori locali sotto la guida dei governatori provinciali. I piani d’azione facilitano la raccolta di dati e l’implementazione di misure di risposta quando viene innescato un allarme preventivo. I quadri di gestione del rischio di catastrofi in agricoltura (DRM) della Turchia per la siccità, compresa la Strategia per la siccità, sono perlopiù di competenza delle Direzioni generali (GD) del Ministero dell’Agricoltura e delle foreste (MAF), come mostrato nella Figura 10.1.
Recenti cambiamenti istituzionali hanno annesso al MAF le direzioni per le infrastrutture idriche (DSI), la gestione delle acque (SYGM) e la meteorologia (MGM), quindi hanno rafforzato la facoltà del MAF di supervisionare le aree critiche per la gestione dei rischi naturali e legati al clima in agricoltura. Più in generale, il MAF plasma la politica agricola e ne supervisiona l'attuazione. La politica agricola influenza le decisioni quotidiane di gestione e, in ultima analisi, la resilienza delle aziende agricole. L’attuale quadro di riferimento in materia di politica agricola incoraggia la produzione di prodotti di base e facilita l’accesso all’irrigazione attraverso investimenti in infrastrutture e una struttura dei prezzi dell’acqua che non internalizza l’intero costo della risorsa.
10.3. La politica agricola plasma i sistemi agricoli di gestione del rischio di catastrofi della Turchia
Mentre ogni quadro di governance ha i suoi obiettivi, gli agricoltori e gli attori del settore prendono le proprie decisioni tenendo conto dell’intero contesto politico. Di conseguenza, le attività in tutte le fasi del ciclo di gestione del rischio (identificazione, valutazione e consapevolezza del rischio; prevenzione e mitigazione; preparazione; risposta e gestione delle crisi; ripresa e ricostruzione) sono considerate in modo olistico per comprendere meglio le condizioni, le buone pratiche, le sfide e le opportunità per il settore agricolo turco rispetto alla gestione dei rischi naturali. Nel caso della siccità, l’approccio politico della Turchia ha puntato a lungo sull’investimento per l’acqua e la sua gestione.
Identificazione, valutazione e consapevolezza del rischio
Il settore pubblico svolge molte delle attività di identificazione, valutazione e sensibilizzazione relative ai rischi in Turchia. La valutazione del rischio è stata considerata prioritaria, quale parte integrante della strategia della Turchia contro la siccità. Le valutazioni globali della vulnerabilità alla siccità sono condotte nell’ambito dei Piani d’azione contro la siccità dal Comitato di coordinamento della gestione della siccità agricola. La consapevolezza del rischio di siccità è particolarmente alta tra le agenzie agricole, che utilizzano una metodologia consolidata per analizzare e monitorare la siccità. Le funzioni di gestione della siccità in agricoltura, con i loro collegamenti tra i livelli nazionale e provinciale, sono illustrate nella Figura 10.2.
Il Piano d’azione nazionale per il cambiamento climatico rafforza i sistemi informativi per sostenere la capacità del settore di adattarsi e mitigare gli effetti previsti del cambiamento climatico (CSB, 2010[6]). Il piano identifica i sistemi informativi che dovrebbero essere prioritari nel contesto dell’adattamento al cambiamento climatico in aree di rilevanza specifica per l’agricoltura, tra cui le mappe del rischio di erosione; il degrado del terreno, con un database e un inventario del suolo e del terreno; la mappatura e il monitoraggio del contenuto di carbonio; un database dell’uso del suolo e del cambiamento di uso del suolo; un database delle risorse idriche per valutarne la qualità e la capacità; nonché il monitoraggio delle rese agricole. Il piano mette l’accento sulla promozione di tecniche di agricoltura sostenibile e sulla gestione del suolo, compresa la protezione del suolo e delle risorse idriche e la cattura del carbonio.
Le agenzie governative svolgono e sostengono attività di ricerca e sviluppo per analizzare gli effetti della siccità sulla crescita delle piante. Inoltre, esse forniscono osservazioni meteorologiche, sistemi di allerta precoce, e modelli e proiezioni su eventi meteorologici e climatici che influenzano negativamente la salute umana, vegetale e animale. Le agenzie governative svolgono anche studi e proiezioni sull’adattamento e la mitigazione del cambiamento climatico che vengono utilizzati come input nelle valutazioni dell’impatto del cambiamento climatico, come previsto nel Piano d’azione per il cambiamento climatico. Tuttavia, gli sforzi per anticipare i probabili effetti del cambiamento climatico sono sporadici, mentre non sono ancora stati sviluppati piani d’azione per la riduzione dei rischi in tutta l’economia (OCSE, 2019[8]).
La Turchia ha diversi archivi di dati sui danni e le perdite subiti dall’agricoltura, compreso un inventario degli eventi assicurati e il loro costo per le singole aziende agricole. Attualmente, i dati sulle perdite delle aziende agricole sono limitati all’uso da parte dei politici e degli assicuratori, per il sostegno alla compensazione delle perdite o per i rimborsi assicurativi e non sono disponibili per i portatori di interesse del settore privato. Esiste il potenziale per migliorare l’accesso dei portatori di interesse del settore privato ai dati sulle perdite subite dall’agricoltura attraverso gli archivi disponibili, per aumentare la consapevolezza dell’esposizione e della vulnerabilità del settore ai rischi naturali ed effettuare investimenti mirati per mitigare tali rischi (Riquadro 10.1).
Riquadro 10.1. Banca dati sulle calamità della Turchia (TABB)
La TABB è una piattaforma online che fornisce dati armonizzati su eventi naturali e antropici che risalgono al 1900 ed è disponibile al pubblico. La TABB dispone di un modulo di analisi in cui vengono registrati i singoli eventi e di un modulo libreria in cui vengono memorizzate le risorse relative alla calamità in formato elettronico o la loro ubicazione. Le calamità registrate possono essere visualizzate sotto forma di tabelle e mappe. In assenza di informazioni economiche, un semplice conteggio degli eventi registrati nel database TABB che hanno colpito il settore agricolo evidenzia una frequenza relativamente alta di alluvioni e siccità.
Prevenzione e mitigazione dei rischi
Gli investimenti ex ante in misure per prevenire o mitigare il rischio di calamità possono ridurre il costo della risposta e della ripresa, affrontando le vulnerabilità sottostanti e riducendo l’esposizione ai rischi naturali. Le politiche e i programmi a livello governativo possono altresì incoraggiare i portatori di interesse a individuare i rischi di calamità a cui i loro beni sono esposti e colmare le lacune nei propri livelli di resilienza. In Turchia, i rischi identificati nei quadri di riferimento DRM agricoli sono la base delle misure di prevenzione e mitigazione dei rischi naturali in agricoltura, che includono:
Piani di riduzione del rischio di calamità (TARAP e IRAP). Il Piano nazionale di riduzione del rischio di calamità (TARAP) è in sospeso, mentre il primo Piano provinciale di riduzione del rischio di calamità (IRAP) è stato pubblicato. L’IRAP, pubblicato per la provincia di Kahramanmaraş, attribuisce la priorità agli investimenti nella mitigazione e prevenzione dei rischi per proteggere le vite e le proprietà, anche per mitigare gli effetti del cambiamento climatico sulle alluvioni e le temperature eccessivamente elevate. Si prevede la pubblicazione di altri sei IRAP nel 2021.
Infrastrutture per le acque superficiali e sotterranee, che sono gestite dall’agenzia centrale turca per le infrastrutture idriche (Opere idriche statali; DSI). L’agenzia è incaricata della costruzione e della manutenzione delle infrastrutture di irrigazione e di drenaggio, mentre la gestione e la manutenzione dei canali vengono gradualmente decentrate e trasferite ai gestori di utenze idriche e ai comuni. Lo sviluppo di nuove infrastrutture d’irrigazione, con sistemi d’irrigazione pressurizzati e l’installazione di strumenti centralizzati di misurazione dell’acqua, mira a rinnovare l’infrastruttura ormai datata, espandere l’area irrigata, aumentare l’efficienza dell’uso dell’acqua e ridurre le perdite d’acqua. Tuttavia, circa l’80% dei pozzi freatici non è controllato (BIRS, 2016[9]).
I piani settoriali di ripartizione dell’acqua predisposti dal DG per la gestione dell’acqua (SYGM) sono basati sulle richieste settoriali e sui bisogni idrici, ma non c’è una contabilità dell’uso dell’acqua da parte degli agricoltori in assenza di contatori, e i bisogni agricoli sono stimati sulla base dell’area di copertura delle colture e delle necessità idriche delle stesse. Le ripartizioni sono indicative, senza meccanismi di applicazione.
L’assicurazione agricola gestita da TARSIM offre una varietà di prodotti per mitigare l’impatto finanziario dei rischi naturali sull’agricoltura. La sottoscrizione assicurativa è sostenuta da sussidi ai premi e il portafoglio di prodotti assicurativi è stato ampliato per includere l’assicurazione contro la siccità, mentre gli strumenti digitali accelerano i pagamenti dei risarcimenti (TARSIM, 2020[10]). Tra le colture assicurate, la copertura maggiore è per il grano, ma tutte le colture e le zone geografiche possono essere assicurate e non vi sono esclusioni basate sulla coltivazione in zone aride. In queste condizioni, vi sono pochi incentivi per gli stessi agricoltori ad adottare misure di prevenzione e mitigazione.
Gli sforzi di ricerca e sviluppo per alleviare la pressione sulle risorse idriche e migliorare la gestione sostenibile dell’acqua sono intrapresi dall'Istituto turco per l’acqua (SUEN) per fornire una consulenza scientifica a sostegno della pianificazione e della formulazione di politiche e strategie idriche. La rete dei centri pubblici di ricerca agricola (TAGEM) svolge ricerca e raccolta di dati su varietà di colture e razze animali resistenti alla siccità; inoltre, la gestione efficace del suolo e dell’acqua è una priorità della Strategia nazionale per il cambiamento climatico (CSB, 2010[11]).
I servizi locali e le scuole di formazione agricola, gestite dalla TAGEM, diffondono pratiche agricole resilienti alla siccità e contribuiscono a sensibilizzare gli agricoltori sugli effetti del cambiamento climatico. Tuttavia, l’adozione di attività di prevenzione e mitigazione a livello di azienda agricola non è uniforme, e la fornitura di servizi locali rimane fondamentale per una crescita sostenibile della produttività.
Capacità di reazione al rischio
La preparazione e la pianificazione ex ante per le calamità sono cruciali per una gestione efficace delle crisi da parte dei soggetti pubblici e privati aventi un ruolo nella risposta alle emergenze e nel settore agricolo. La preparazione ai rischi in Turchia è supportata da programmi consolidati di monitoraggio dei rischi naturali che forniscono informazioni alle agenzie pubbliche sui rischi in via di sviluppo. Questi includono il monitoraggio degli spartiacque, della siccità, delle alluvioni e delle condizioni metereologiche e di altri rischi.
Le DSI della Turchia raccolgono le stime sul fabbisogno di acqua irrigua attraverso le dichiarazioni di tutte le aziende agricole irrigate. Le dichiarazioni forniscono informazioni sull’ubicazione, la quantità di irrigazione necessaria, la coltura e il tipo di terreno da irrigare durante la stagione d’irrigazione, confrontando le stime della domanda di acqua irrigua con il potenziale delle risorse idriche esistenti e la capacità del sistema.
La MGM fornisce previsioni meteorologiche per l’agricoltura, monitora i rischi relativi alle condizioni climatiche ed emette avvertimenti preventivi per eventi meteorologici avversi che possono essere utilizzati per orientare il processo decisionale relativo alla semina delle colture e all’allevamento degli animali. Tuttavia, la misura in cui gli agricoltori fanno uso di questi strumenti e servizi, e i loro tassi di adozione nel settore, non sono chiari.
In Turchia, la ricerca sulla preparazione al rischio per il settore agricolo è condotta in collaborazione con reti di ricerca internazionali (Riquadro 10.2). Inoltre, i servizi locali contribuiscono a sviluppare la capacità degli agricoltori di gestire gli effetti del cambiamento climatico sul settore.
Riquadro 10.2. La Turchia partecipa a reti di ricerca internazionali
I centri di ricerca pubblici della Turchia (TAGEM) partecipano a reti di ricerca internazionali, anche tramite collaborazioni e progetti regionali o tematici. I vantaggi della collaborazione internazionale nel campo della ricerca sono numerosi. I progetti mettono in comune e rafforzano la capacità di ricerca, migliorano l’accesso ai risultati della ricerca e accelerano la diffusione delle conoscenze e dei dati ottenuti. Essi agevolano l’accesso ai fondi e mobilitano le competenze individuali di ogni istituzione per generare conoscenze che possono essere divulgate su vasta scala.
Risposta alle calamità e gestione delle crisi
La gestione efficace delle crisi e la relativa risposta dipendono dal fatto che tutti gli attori sappiano cosa fare in caso di emergenza e comunichino efficacemente; il settore pubblico assume un ruolo di leadership quando il settore privato non è in grado di far fronte alla crisi. Il ruolo del governo è centrale in Turchia nel coordinare la risposta alle calamità, con l’AFAD che coordina la preparazione e l’attuazione dei piani di riduzione del rischio di calamità e la collaborazione tra le agenzie (AFAD, 2019[4]).
In caso di siccità, gli avvertimenti preventivi sono indirizzati ai Centri provinciali di crisi per la siccità agricola locali che gestiscono la risposta a livello locale. Essi dichiarano lo stato di emergenza e assegnano i compiti di risposta tra le agenzie; inoltre forniscono indicazioni per piantare colture alternative e adottare misure sanitarie e fitosanitarie per evitare parassiti e malattie; quindi, effettuano valutazioni e comunicazioni ex post sui danni alle aziende agricole per il risarcimento da parte del governo centrale. In caso di perdita di prodotti o di danni alle attrezzature agricole a causa di rischi che non sono coperti dal sistema di assicurazione agricola (TARSIM) o sono di portata eccezionale, le perdite degli agricoltori possono essere risarcite dal governo (TRGM).
Ripresa, ripristino e ricostruzione
A seguito di una calamità legata a rischi naturali, gli sforzi di ripresa e ricostruzione offrono un’opportunità agli attori pubblici e privati di “ricostruire meglio”, affrontando le lacune nella resilienza alla radice e sviluppando le capacità necessarie per gestire i rischi naturali in futuro. Ciò richiede che tutti i portatori di interesse, produttori compresi, imparino dalle calamità naturali per adeguare i quadri di riferimento DRM, le misure politiche e le strategie a livello di azienda agricola per una resilienza a lungo termine.
In Turchia, le attività di ripresa e ricostruzione per i rischi naturali vanno dai grandi progetti a livello economico per riparare le infrastrutture danneggiate ai programmi che sostengono il recupero finanziario degli agricoltori. La ripresa in caso di siccità avviene in gran parte presso le aziende agricole e presuppone un ritorno a livelli di precipitazioni “normali”. Il coinvolgimento del governo nella ripresa dalla siccità presso le aziende agricole in Turchia consiste perlopiù nella fornitura di input, nel risarcimento finanziario e in attività nell’ambito della strategia contro la siccità per preparare meglio il settore agricolo alle successive siccità. Altri strumenti finanziati dal governo a sostegno della ripresa e della ricostruzione includono benefici creditizi e rinvii dei rimborsi, pagamenti diretti, assistenza tecnica e supporto per la riparazione delle attrezzature.
Un’efficace ripresa dalla siccità nelle aziende agricole rende evidente come sia imperativo un miglioramento a lungo termine della disponibilità delle risorse idriche attraverso il ripristino delle infrastrutture e un utilizzo più efficiente delle risorse idriche disponibili a livello delle aziende agricole. In generale, l’approccio della Turchia pone forte enfasi sull’irrigazione e sul sostegno alla produzione di prodotti di base. Tuttavia - aspetto fondamentale - l’uso che il settore fa dell’irrigazione riflette la struttura dei prezzi dell’acqua che non internalizza l’intero costo della risorsa.
Gli indennizzi assicurativi sono in genere uno strumento efficace per far fronte alla situazione e i programmi di assicurazione agricola in Turchia stanno migliorando, per esempio attraverso gli sforzi per accelerare il pagamento dei risarcimenti. Sono previsti risarcimenti dal governo per i danni ai prodotti agricoli o alle attrezzature derivanti da rischi non assicurabili. Tuttavia, le condizioni di risarcimento, compresi i tempi e le quote, non sono resi noti in anticipo.
La strategia della Turchia contro la siccità riconosce il ruolo della valutazione dei processi esistenti come un modo per orientare e definire i futuri sviluppi politici. Ciononostante, non è chiaro se la valutazione post-evento e la valutazione degli eventi di siccità vengano effettuate, se coinvolgano il settore privato, oppure se tali valutazioni abbiano portato a una migliore preparazione per il futuro.
10.4. Successi e opportunità di resilienza
In linea con i quattro principi per la resilienza alle calamità legate a rischi naturali in agricoltura (Capitolo 3), i sistemi turchi per la gestione dei rischi naturali, in particolare la gestione della siccità, mostrano una serie di sviluppi positivi e buone pratiche, così come alcune criticità da migliorare in futuro.
Un approccio inclusivo, olistico e multirischio alla governance del rischio di calamità naturali per la resilienza
Un approccio che tenga conto di tutti i rischi naturali deve essere implementato in agricoltura. L’AFAD mette in atto una risposta governativa completa ai rischi su larga scala e perlopiù improvvisi e potenzialmente letali, ma non include la siccità. Inoltre, i quadri di riferimento DRM per l’agricoltura in Turchia sono principalmente definiti dalla politica agricola. Un approccio coordinato e integrato per prepararsi e gestire gli effetti negativi della siccità dovrebbe essere inserito in un approccio inclusivo, olistico e multirischio.
Gli sforzi e le riforme realizzati nel corso dei decenni hanno portato a una molteplicità di quadri di riferimento con il rischio di duplicazione delle competenze. Gli sforzi per integrare i principi di gestione del rischio e i piani di preparazione alla siccità nei programmi nazionali e nei piani d’azione congiunti dei governi centrali e provinciali offrono l’opportunità di fare ulteriori progressi verso un approccio più olistico, collegando e allineando le componenti politiche esistenti in modo coesivo. La governance distribuita tra più agenzie si traduce in una mancanza di coerenza e uniformità e indebolisce i risultati delle politiche. La Turchia dovrebbe sfruttare i benefici dei recenti cambiamenti nella struttura del MAF che ora include aree politiche più ampie, tutte importantissime per la gestione del rischio nel settore agricolo.
La governance del rischio nell’agricoltura turca trarrebbe beneficio da un’identificazione più esplicita dei ruoli e delle responsabilità di ogni attore nella gestione del rischio di calamità naturali. In Turchia, il governo formula e attua strategie di DRM agricola per la siccità, ma condizioni chiare per la risposta politica darebbero un impulso all’impegno degli agricoltori nella riduzione del rischio e incentiverebbero, a livello delle aziende agricole, l’adattamento ai rischi che saranno aggravati dal cambiamento climatico. Il coinvolgimento dei portatori di interesse è ancora limitato a un ruolo consultivo e interazioni più frequenti tra le autorità locali, regionali e nazionali da un lato, e gli agricoltori dall’altro, contribuirebbero a creare una cultura della consapevolezza dei rischi, nonché a fornire una più chiara demarcazione dei ruoli e delle responsabilità. Inoltre, le politiche attuali hanno il potenziale di escludere le iniziative degli agricoltori, poiché non considerano il loro ruolo e la loro responsabilità nella prevenzione, nella preparazione e nella risposta al rischio. La strategia sulla siccità dovrebbe delineare chiaramente i ruoli e le responsabilità di ogni parte interessata al di là del governo per garantire che gli effetti della siccità siano effettivamente ridotti al minimo.
Rimuovere gli ostacoli alla partecipazione alla DRM dei portatori di interesse dimostrerebbe un approccio multirischio e più inclusivo alla riduzione dei rischi, a livello nazionale e provinciale. La Strategia contro la siccità della Turchia si concentra sul coinvolgimento locale nel settore agricolo, mentre i Centri provinciali di crisi per la siccità agricola sono una preziosa interfaccia tra il governo nazionale e quello locale nella pianificazione della risposta alla siccità.
Una comprensione condivisa del rischio basata su identificazione, valutazione e comunicazione dei pericoli, della vulnerabilità e delle capacità di resilienza
Gli investimenti per rafforzare l’identificazione e la valutazione dei rischi sono beni pubblici che aumentano la consapevolezza dei portatori di interesse dell’esposizione ai rischi e orientano le azioni.
La siccità è un pericolo che si manifesta lentamente e il piano d’azione nazionale sul cambiamento climatico della Turchia riconosce l’importanza del monitoraggio delle condizioni meteorologiche. L’analisi della siccità agricola e la definizione delle priorità nella raccolta dei dati e nelle attività di monitoraggio e valutazione della siccità coinvolgono vari attori. È importante che queste valutazioni siano accessibili a tutti i livelli di governo e ai portatori di interesse, per orientare il processo decisionale e le azioni intraprese.
Le informazioni ex post sulle perdite economiche agricole sono conservate in diversi archivi, ma non sono disponibili a livello generale per il settore privato. Attraverso i regimi assicurativi e le direzioni provinciali del MAF, la Turchia valuta i danni e le perdite subiti dall’agricoltura a seguito di rischi naturali. Tuttavia, tali valutazioni non sono disponibili al pubblico e nessuno degli archivi pubblici contiene dati importanti sulle perdite economiche che permetterebbero l’analisi dei loro impatti. La base delle informazioni dovrebbe essere rafforzata includendo le variabili economiche negli archivi, per identificare le aree politiche prioritarie e adattare e indirizzare le politiche di gestione dei rischi.
La Turchia ha l’opportunità di intensificare i legami con gli agricoltori e i portatori di interesse per migliorare la comunicazione sui rischi. Mentre il settore pubblico intraprende molte di queste attività di identificazione e valutazione dei rischi, i legami con il settore privato e gli agricoltori sono deboli e i portatori di interesse sottolineano la mancanza di accesso alle informazioni sulla propria esposizione ai rischi legati al clima. Il ruolo del governo nella diffusione di dati e informazioni rilevanti è centrale nel permettere decisioni basate su dati concreti e informate sui rischi per rafforzare la resilienza.
Un approccio ex ante alla gestione del rischio di calamità legate a rischi naturali
Le agenzie governative riconoscono l’importanza di mettere in atto un approccio ex ante alla gestione del rischio di catastrofi. Il finanziamento pubblico sostiene le infrastrutture di irrigazione convenzionali e modernizzate che possono aumentare l’efficienza dell’uso dell’acqua. Le attività di ricerca pubblica, con collaborazioni regionali e internazionali, su temi come le specie e le varietà di colture tolleranti al calore, le tecnologie intelligenti per l’irrigazione, la gestione del suolo adattata alla siccità, sono esempi di approcci ex ante che sostengono le pratiche di gestione del rischio a livello delle aziende agricole. Infine, il sostegno alla sottoscrizione di assicurazioni agricole può contribuire a migliorare la ripresa degli agricoltori dalle NHID.
La Turchia investe in misure strutturali e non strutturali per mitigare e prevenire i rischi di siccità, ma le politiche idriche devono essere rafforzate. L’agricoltura è il maggior utilizzatore d’acqua della Turchia, ma la maggior parte delle terre irrigate del Paese usa metodi o impianti d’irrigazione potenzialmente inefficienti. L’investimento nelle infrastrutture per l’irrigazione è fondamentale, ma deve essere accompagnato da un forte programma di ripartizione dell’acqua e di applicazione delle norme, che includa la graduale eliminazione dei pozzi non registrati. Anche l’implementazione dei sistemi di ripartizione dell’acqua, inclusa la tariffazione, dovrebbe essere abbastanza flessibile in modo da rispondere e mitigare gli effetti della siccità.
Le iniziative di ricerca pubblica della Turchia sull’adattamento al cambiamento climatico e sul rischio di calamità aiutano il settore agricolo a prepararsi, a pianificare e ad adattarsi e trasformarsi più efficacemente in risposta alla siccità, contribuendo alla produttività e alla sostenibilità del settore. Mentre la ricerca migliora le misure di adattamento e mitigazione della Turchia, esistono tuttavia scarsi riscontri di una consapevolezza a livello delle aziende agricole e di pratiche di adattamento, situazione aggravata dall’economia che generalmente impiega lavoratori poco qualificati e ostacola la diffusione della tecnologia e dell’innovazione. Per ridurre la vulnerabilità alla siccità sono necessari programmi di formazione e sviluppo delle capacità, compreso l’accesso ai servizi locali per facilitare l’adozione di tecniche di risparmio idrico nelle aziende agricole.
La riforma turca delle assicurazioni agricole ha fornito agli agricoltori più opzioni per gli strumenti di gestione del rischio ex ante. La sottoscrizione di assicurazioni da parte degli agricoltori è bassa ma in crescita in risposta ai sussidi sui premi assicurativi e a un sistema altamente tecnologico basato sul web. Tuttavia, i criteri del risarcimento pubblico ex post dovrebbero essere resi noti in anticipo, condizionati alla sottoscrizione dell’assicurazione e limitati agli eventi catastrofici.
L’adattamento delle colture al clima e alle condizioni del suolo può aumentare la resistenza alla siccità, ma l’adozione da parte degli agricoltori di misure preventive o di mitigazione può essere ostacolata da una politica agricola che incoraggia la produzione di prodotti di base. L’uso efficiente dell’acqua richiede uno spostamento dal sostegno basato sulla produzione al sostegno condizionato a metodi di produzione più sostenibili ed efficienti dal punto di vista idrico.
Un approccio che enfatizza la preparazione e la pianificazione per una gestione efficace delle crisi, la risposta alle calamità e per "ricostruire meglio" per aumentare la resilienza alle future calamità indotte dai rischi naturali:
Il governo è al centro della risposta alle calamità e si potrebbe fare di più per assicurare la partecipazione del settore agricolo, per sostenere le capacità di risposta delle aziende agricole e la ripresa.
L’adattamento e la ristrutturazione delle agenzie governative della Turchia hanno aiutato a rispondere meglio alle situazioni di emergenza. L’istituzione dell’AFAD, riunendo le agenzie chiave per la gestione delle crisi d’emergenza, ha migliorato l’efficacia della gestione delle crisi e della risposta alle calamità. Allo stesso modo, i recenti cambiamenti nella struttura del MAF in modo da includere aree politiche più ampie, tutte essenziali per la gestione del rischio nel settore agricolo, potrebbero essere sfruttati per aumentare la resilienza del settore alle NHID future.
La siccità ha un impatto sproporzionato sui mezzi di sussistenza degli agricoltori di sussistenza e della popolazione indigente delle campagne, data la loro limitata capacità di gestire il rischio. Un’efficace integrazione degli agricoltori nelle reti per la gestione del rischio di catastrofi può contribuire a mitigare il loro impatto. L’integrazione degli agricoltori nelle reti locali può contribuire ad attutire gli effetti negativi immediati delle NHID, mentre l’accesso ai servizi locali può aiutare lo sviluppo delle capacità sul lungo termine. Entrambe le dimensioni possono trarre beneficio dalla Strategia contro la siccità, in quanto può servire a costruire le capacità e le reti necessarie quando si verificano le calamità, definendo in anticipo i ruoli e le responsabilità dei portatori di interesse, come nel caso della risposta di emergenza dell’AFAD. I criteri di attivazione del sostegno dovrebbero essere definiti in anticipo e comunicati chiaramente alle comunità agricole in modo che gli agricoltori possano prendere decisioni migliori in materia di DRM.
La valutazione ex post degli effetti della siccità è un passo importante nel processo di rafforzamento della resilienza e nel costruire meglio. Tuttavia, non è chiaro se le valutazioni post-calamità siano intraprese regolarmente in Turchia o se non solo coprano gli impatti degli eventi avversi sull’attività agricola, i mezzi di sussistenza degli agricoltori e le strutture dell’azienda, ma valutino anche la governance e il funzionamento dei sistemi sociali.
10.5. Rafforzare la gestione del rischio in Turchia
La Turchia ha stabilito processi per gestire i rischi naturali per l’agricoltura, compresa la siccità, che contribuiscono alla resilienza del settore. I quadri di riferimento politici e di governance della Turchia cercano di assicurare che il settore agricolo abbia una preparazione migliore agli eventi avversi e possa rispondere efficacemente quando questi si verificano. Tuttavia, vi sono opportunità per i portatori di interesse pubblici e privati di:
Migliorare la preparazione e l’adattamento delle aziende agricole ai rischi posti dalla siccità potenziando l’accesso ai dati e la partecipazione del settore privato al processo di pianificazione politica. Le informazioni ex post sulle perdite economiche agricole sono conservate in diversi archivi, ma non sono disponibili a livello generale per il settore privato. Un migliore accesso ai dati sulle perdite delle aziende agricole aumenterebbe la consapevolezza dell’esposizione e della vulnerabilità del settore ai rischi naturali, e permetterebbe investimenti mirati per mitigare i rischi.
Investire in servizi di formazione e di divulgazione che siano adeguati ai bisogni e alle capacità della popolazione agricola. È importante ridurre al minimo il divario di conoscenze e accelerare l’adozione presso le aziende agricole di sistemi di irrigazione più efficienti e di tecniche di risparmio idrico.
Incoraggiare una gestione dell’acqua più efficiente per mitigare e prevenire gli effetti della siccità. La Turchia dovrebbe rafforzare i regimi locali di ripartizione dell’acqua e incentivare il risparmio idrico. È opportuno che le tariffe dell’acqua vengano utilizzate per coprire i costi di funzionamento e di amministrazione delle reti di irrigazione. Investire nell’implementazione graduale della misurazione dell’acqua e del monitoraggio del suo consumo, anche regolarizzando i pozzi illegali, insieme alla fornitura di servizi locali relativi all’acqua è un passo importante in questa direzione.
È opportuno prestare maggiore attenzione ai collegamenti e ai compromessi tra la politica agricola che sostiene la produzione di specifici prodotti di base e l’uso sostenibile dell’acqua. I pagamenti dei prodotti di base possono incentivare l’uso dell’acqua e lo stress idrico. La transizione dal sostegno ai prodotti di base alla fornitura di servizi settoriali che migliorino la capacità del settore di prepararsi, prevenire, assorbire e ricostruire è un passo necessario verso una crescita sostenibile della produttività.
Riferimenti bibliografici
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